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Una incredibile struttura 5* ci ospiterà con le nostre famiglie per un lungo fine settimana + 1° Maggio all'insegna dell'amicizia e delle attività sportive all'aperto. Tariffe a noi riservate da non perdere . TERMINE ULTIMO PER LE ISCRIZIONI 31 MARZO.(salvo chiusura anticipata) VI ASPETTIAMO NUMEROSI
All’interno del Museo Correr sono state restaurate tutte le sale degli appartamenti privati utilizzati dagli esponenti di ben tre case regnanti : Bonaparte, Asburgo e Savoia lungo tutto l’Ottocento e fino al 1920. Una straordinaria restituzione alla città di VENTI SALE del Palazzo Reale di Venezia che riporta in tal modo l’area Marciana alla sua identità originale. La storia dei Giardini Reali risale al progetto di riforma dell’Area Marciana voluto da Napoleone al principio dell’Ottocento. Oggi i Giardini Reali, rigogliosi e ricchi di prospettive inaspettate, hanno riacquistato pregio formale e complessità botanica ritornando a rivestire un ruolo centrale per la città; rilevante inoltre l’attenzione dedicata a un effetto coloristico pensato quale contrappunto ad un insieme armonioso. Nel cuore di Venezia, in piazza San Marco, lo storico Palazzo Ducale capolavoro dell’arte gotica, sede del Doge e delle magistrature statali, diviene simbolo rappresentativo della città e della civiltà veneziana. La struttura imponente sembra poggiare leggera sui colonnati intarsiati, traforata come un merletto, stratificata con elementi costruttivi e ornamentali: dalle antiche fondazioni all’assetto tre-quattrocentesco dell’insieme, ai cospicui inserti rinascimentali, ai fastosi segni manieristici. Tre sono i principali corpi di fabbrica: l’ala verso il Bacino di San Marco, la più antica, con la Sala del Maggior Consiglio, l’ala verso la Piazza San Marco, già Palazzo di Giustizia con la Sala dello Scrutinio e l’ala rinascimentale, con la residenza del doge e gli uffici del governo. L’ingresso al pubblico è la Porta del Frumento che deriva il suo nome dall’antica posizione accanto all' “Ufficio delle Biade”.
Il Futurismo, si pone come chiave di rottura verso gli schemi del passato, assurgendo anche a precursore di idee ed esperienze del Dadaismo, delle avanguardie russe e delle neo avanguardie del secondo Novecento. Diventa così l’interprete di una vera “rivoluzione” artistica che vede quale ideale un’opera d’arte “totale” che supera i confini troppo angusti del quadro e della scultura per coinvolgere tutti i sensi, facendo di massimo contrasto cromatico, simultaneità (per determinare l’effetto dinamico) e compenetrazione (per liberare l’oggetto dai suoi confini), i suoi tratti salienti.
Una mostra che si prefigge di far rivivere ai visitatori grandi e piccini quella che è definita “la più grande scoperta archeologica del XX secolo”, ossia l’apertura della Tomba di TUTANKHAMON
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Futurismo - 1910 / 1915
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